In ricordo di mio padre

«Quando il dibattito sulle idee sparisce nel partito, il partito rischia molto. Restano solo i contrasti personali … Si discute infatti più di forme organizzative, di statuto, di regole, di come ognuno si elegge i suoi consiglieri nazionali a parte dal Congresso, piuttosto che invece di questioni politiche»
(assemblea congressuale del PPI a Rimini, 1 ottobre 1999)

Ha militato dal 1945 nella DC e, dal 1994, nel PPI.
È stato a lungo Consigliere Nazionale della DC e del PPI e più volte membro della Direzione nazionale dei due partiti. Ha fatto parte del bureau politico del Partito Popolare Europeo. E’ stato più volte ministro e vice-presidente del Senato.
Nato a Lovere (Bergamo) l’1 marzo 1929. 
Ha lavorato alle acciaierie Italsider come operaio specializzato dal sino al 1952 e, successivamente, come pubblicista.
Nel 1953 partecipa alla fondazione della corrente “La Base” all’interno della Democrazia Cristiana e nel 1957 entra per la prima volta nella Direzione Centrale del partito (da cui uscirà nel 1991).
Nel 1958 si candida come deputato alle elezioni politiche ma non viene eletto, anche a causa dell’opposizione della Curia milanese guidata dall’allora arcivescovo di Milano card. Montini (che diventerà nel 1963 papa Paolo VI). Alle successive elezioni decide di non candidarsi.
Dal 1960 al 1967 è presidente dell’INAPLI (Istituto Nazionale per l’Addestramento e il Perfezionamento dei Lavoratori dell’Industria), unico ente nazionale di diritto pubblico rivolto all’addestramento dei lavoratori dell’industria. È tra i promotori dell’ILSES (Istituto Lombardo di Studi Economici e Sociali) di cui sarà poi membro del Consiglio di Amministrazione e Presidente. Nel 1974 l’ILSES si trasforma in IReR (Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia).
Nel 1965 viene eletto consigliere comunale a Milano dove sarà – per 4 anni – capogruppo consigliare della DC.
Deputato dal 1968, rieletto nel 1972 e 1976. Membro della Commissioni Esteri e Bilancio della Camera. Ha fatto parte della Commissione Vigilanza sulla RAI-TV.
Sottosegretario agli Esteri dal 1973 al 1976, si è occupato in particolare dell’emigrazione, organizzando la prima Conferenza Nazionale dell’Emigrazione (24 febbraio-1 marzo 1975).
Parlamentare europeo dall’ottobre 1976 al giugno del 1979 e capo della delegazione italiana.
Senatore nel collegio di Cantù nel 1979. Membro della Commissione Esteri del Senato, della Giunta per gli Affari Europei, e della Commissione Antimafia.
Senatore nel Collegio di Vimercate nel 1983, nel 1987, nel 1992. Ha continuato a far parte della Commissione Esteri del Senato ed è stato membro della Commissione bicamerale sulle Stragi in cui ha diretto il gruppo di indagine sul sequestro e sull’assassinio dell’on. Aldo Moro.
Ministro per la Ricerca Scientifica e Tecnologica dal luglio 1983 al luglio 1987.
Ministro delle Partecipazioni Statali dall’agosto del 1987 all’aprile 1988.
Vice Presidente del Senato dal 30 aprile 1992 al 15 aprile 1994.
Dall’ottobre del 1992 al giugno 1993 è stato Commissario della DC di Monza e dall’ottobre 1995 è stato segretario provinciale del PPI milanese.
Ha rinunciato alla candidatura al Parlamento nelle elezioni del 1994 per favorire il rinnovamento delle rappresentanze istituzionali.
Presidente dell’Associazione Popolari Intransigenti dal settembre 1994.
È stato membro del Consiglio dell’Istituto Nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, vice presidente dell’IPALMO (Istituto per le relazioni tra l’Italia e i paesi dell’Africa, America Latina e Medio Oriente) e presidente dell’Associazione di amicizia tra l’Italia e i Paesi Arabi (dal 1981 al 1983).
È stato inoltre tra i fondatori e successivamente consigliere e vicepresidente del Centro di Cultura Giancarlo Puecher.
Ha inoltre collaborato in maniera continuativa con molte riviste (La Base, Prospettive, Terza Fase, Il Confronto, …) e quotidiani, dirigendo in particolare la rivista bimestrale di studi politici Stato democratico e il mensile di politica e cultura Il Domani d’Italia.
È morto l’1 dicembre 1999.

ALCUNI PERSONAGGI "VICINI" A LUIGI GRANELLI

Questo elenco non ha nessuna pretesa di esaustività né vuole identificare necessariamente le persone “più vicine” a Luigi Granelli o che egli considerava “di riferimento”. Il suo fine è di permettere una migliore comprensione dei materiali e delle citazioni presenti nel sito web.