Formazione

Dedico un tempo crescente alla formazione – che io preferisco chiamare training – e contribuisco a definire percorsi, strumenti e contenuti che supportino figure apicali, talenti e pivot del cambiamento nell’evoluzione del loro mindset, nel cambiamento di sensibilità e attitudini e nel rafforzamento di alcune competenze chiave: cultura digitale, abilità persuasivo-negoziali, intelligenza emotiva e sguardo al futuro.
Tre sono le attività principali svolte:

  • Sviluppare le competenze chiave tramite seminari, workshop e momenti one-to-one e con l’obiettivo di creare le condizioni per un successivo auto-apprendimento.
  • Rafforzare la memorabilità di quanto appreso, per fare in modo che non solo che ciò che è stato appreso sia disponibile quando serve e possa essere condiviso con il proprio team, ma anche che si rafforzi la capacità di ricombinare ciò che si sa per produrre nuova conoscenza. In questa attività gioca un ruolo fondamentale lo zaino digitale.
  • Facilitare l’emergenza di una competenza transdisciplinare che superi i silos cognitivi che nascono quando la formazione viene spezzata in specifici domini di conoscenza e erogata da differenti formatori. La complessità del contesto in cui agiamo richiede infatti integrazione dei saperi e sguardo unitario.

La competenza transdisciplinare si realizza partendo dal rafforzamento di alcune competenze chiave – cultura digitale, abilità persuasivo-negoziali, intelligenza emotiva e sguardo al futuro – e integrandole con ulteriori temi e competenze che le trasformazioni della società e le dinamiche competitive richiedono di padroneggiare. Per questo motivo la mia attività seminariale è particolarmente ricca, multidisciplinare e in perenne trasformazione. Di seguito alcuni esempi di seminario che ho condotto, spesso affiancati da specifiche pubblicazioni:

  • cultura digitale (luci e ombre della rivoluzione digitale, eLeadership, dallo Smart Work al Working Smart, la sfida dell’A.I. e del metaverso…);
  • cultura del dato (Small e Big Data, la potenza delle rappresentazioni, le trappole cognitive, cigni neri e le trappole della statistica);
  • arte retorica e sfide della comunicazione (canone di Cicerone, persuasione, negoziazione e "guerre di parole" come fabbricare parole potenti, il linguaggio del corpo, la prossemica del digitale, fare video...);
  • pensiero critico (alibi o dubbio sistematico, il pensiero paranoide, alcune tecniche);
  • innovazione (ingredienti di una buona innovazione, mentorship, supporto e accelerazione, business planning, business idea pitching, rapporto con tradizione…)
  • intelligenza emotiva (barriere psicologiche, luci e ombre dell’empatia, le scoperte delle neuroscienze, proiezione/negazione/complottismo...);
  • comprensione e gestione del tempo (tempo oggettivo vs soggettivo, chrónos e kairós, il tempo e il digitale, contenere la peste delle riunioni, time management...);
  • conoscenza: apprendere, ricordare, riutilizzare (prendere appunti, l’arte della sintesi, collegare conoscenza, tradurre/tradire, lo zaino digitale, gli unknown unknowns...)
  • sguardo al futuro (forecast/foresight, narrowcasting, il pensiero distopico in agguato, raccogliere indizi, connettere i punti e metodo abduttivo, le metafore…);
  • luoghi e lavoro (Smart work & Hub Quarter, luci e ombre degli spazi digitali – metaverso & realtà aumentata, i luoghi simbolici e ispirativi – turistici, letterari e della memoria…);
  • sostenibilità e temi etici (i limiti dello schema ESG, sostenibilità e digitale, la sfida del purpose, il principio di responsabilità di Jonas, algoretica…);
  • bellezza e creatività (Grand Tour in Italia, gestire e valorizzare i Beni Culturali, psicologia dell’arte, tecniche creative, luci e ombre del Design Thinking);

Per accedere alle attività convegnistiche svolte Scopri qui.
Di seguito una galleria di immagini relativa ad alcune attività formative.

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