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aggiornamento del 18 marzo 2020

LA PREGHIERA PER I MORTI DI COVID

Un omaggio commosso che il poeta Ernesto Olivero dedica alla città di Bergamo, falcidiata dal Coronavirus, e alle vittime della pandemia. Entro le mura del cimitero monumentale di Bergamo, è incisa su una lapide di marmo una poesia dello scrittore e attivista Ernesto Olivero (fondatore del Sermig - Arsenale della Pace a TO). Inaugurata alla presenza del Presidente Mattarella il 28 giugno, prima della Messa Requiem di Gaetano Donizetti, la poesia segna il monumento bergamasco in ricordo delle vittime del Covid.

Tu ci sei.
Sono convinto che tu ci sei
accanto alle persone che muoiono sole,
sole, con a volte incollato
sul vetro della rianimazione
il disegno di un nipote,
un cuore, un bacetto, un saluto.

Tu ci sei, vicino a ognuno di loro,
tu ci sei, dalla loro parte mentre lottano,
tu ci sei e raccogli l’ultimo respiro,
la resa d’amore a te.

Tu ci sei, muori con loro per portarli lassù
dove con loro sarai in eterno, per sempre.

Tu ci sei,
amico di ogni amico che muore
a Bergamo, in Lombardia, in ogni parte
del nostro tormentato paese.

Tu ci sei e sei tu che li consoli,
che li abbracci, che tieni loro la mano,
che trasformi in fiducia serena la loro paura.

Tu ci sei, perché non abbandoni nessuno,
tu che sei stato abbandonato da tutti.

Tu ci sei, perché la tua paura,
la tua sofferenza, l’ingiustizia della tua morte,
ha pagato per ciascuno di noi.

Tu ci sei e sei il respiro
di quanti in questi giorni
non hanno più respiro.

Tu ci sei, sei lì, per farli respirare
per sempre.
Sembra una speranza,
ma è di più di una speranza:
è la certezza del tuo amore
senza limiti.

LE REGOLE PER L'ESTATE (ADN Kronos, 16 maggio 2021)

Da domani solo una regione arancione, il resto dell'Italia sarà in zona gialla. Si attendono le indicazioni della cabina di regia sul coprifuoco.

In vigore da oggi un’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che prevede "l’ingresso dai Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, oltre che da Gran Bretagna e Israele, con tampone negativo, senza obbligo di quarantena", comunica il ministero. "Resta, dunque, l'obbligo di esibire all'arrivo un tampone molecolare o antigenico con esito negativo, effettuato nelle 48 ore che precedono l'arrivo in Italia. Con la stessa ordinanza sono state prorogate le misure restrittive nei confronti del Brasile fino al 30 luglio 2021".
Con un'altra ordinanza, il ministro della Salute "ha esteso la sperimentazione dei voli Covid tested, già in funzione negli aeroporti di Roma e Milano, anche agli scali di Venezia e di Napoli. Nei voli Covid tested i passeggeri sono sottoposti a un test molecolare o antigenico prima della partenza e all'arrivo a destinazione e, se l'esito è negativo, sono autorizzati all'ingresso e al transito nel territorio nazionale senza necessità di rispettare gli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario. Finora i voli Covid tested coprivano solo la tratta fra gli Stati Uniti e l'Italia ma, nella nuova ordinanza, sono stati aggiunti come Paesi di provenienza anche il Canada, il Giappone e gli Emirati Arabi". Le ordinanze saranno in vigore fino al 30 luglio 2021.

SECONDA DOSE IN VACANZA

"In vista dell’estate, sarà importante consentire agli italiani di ricevere la seconda dose in una Regione diversa da quella in cui si è ricevuta la prima, al fine di agevolare l’organizzazione e la prenotazione delle vacanze" ha detto il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. "Adesso siamo molto più tranquilli sull'esito del piano di vaccinazioni. E' chiaro ci sarà qualche difficoltà nel fare le vaccinazioni fuori dalla Regione di residenza - ha risposto il ministro del Turismo Massimo Garavaglia - Però confidiamo che con il generale Figliuolo si riescano a trovare quelle modalità per risolvere anche questo problema, non semplice ma con costanza e organizzazione si riuscirà a trovare la soluzione anche per questo". "La politica sta aprendo un dibattito e una riflessione, ma è facilmente comprensibile che l'ipotesi porta con sé delle difficoltà organizzative - ha detto all'Adnkronos Salute il sottosegretario alla Salute Andrea Costa - Tutto deve passare attraverso un accordo in Conferenza Stato-Regioni. Non può essere una iniziativa del ministero. Il concetto è di aiutare a semplificare e il richiamo nei luoghi di villeggiatura sarebbe un'opportunità per il cittadino ma tutto deve essere organizzato con un accordo tra Regioni".

STABILIMENTI E SPIAGGE

Alcune regioni sono già partite nelle scorse settimane e da ieri nel Lazio ripartono gli stabilimenti a Ostia, Fiumicino, Gaeta e Fondi, sempre nel rispetto delle regole e delle misure anti Covid. Dieci metri quadri per ogni ombrellone in spiaggia, un addetto alla sorveglianza delle spiagge libere. No allo sport di gruppo in spiaggia, sì ai racchettoni. Sono alcuni dei punti fissati nelle linee guida.

A CENA A CASA DI AMICI (la Repubblica 16 maggio 2020)

È una delle situazioni più rilassanti. Ma anche più insidiose, per il rischio di contagio. "Non possiamo certo prevedere controlli anche lì - spiega Lopalco - e non ci aspettiamo che le persone indossino le mascherine in casa, anche se sarebbe opportuno, durante gli incontri con gli amici". Signorelli ricorda che "durante il lockdown, il 30% dei contagi è probabilmente avvenuto in ambiente domestico". E in situazioni distese, insieme a persone con cui ci sentiamo a nostro agio, tendiamo a ridurre le precauzioni. "Siamo di fronte a un amico - immagina Perno - che non ha alcun sintomo, e noi ci fidiamo di lui. Ma lui stesso potrebbe essere stato contagiato a sua insaputa. Purtroppo il concetto "mi fido di te" non esiste, con questo virus. Anche il più caro degli amici potrebbe rivelarsi un nemico, dal punto di vista della malattia".

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VADEMECUM PER ASSISTERE CHI E' COLPITO DAL COVI-19

Vademecum dell'Istituto superiore di sanità (Iss) su come assistere persone colpite da Covid-19 o chi è in isolamento volontario o sorvegliato a casai: 

  1. La persona con sospetta o accertata infezione Covid-19 deve stare lontana dagli altri familiari, se possibile, in una stanza singola ben ventilata e non deve ricevere
  2. Chi l’assiste deve essere in buona salute e non avere malattie che lo mettano a rischio se
  3. I membri della famiglia devono soggiornare in altre stanze o, se non è possibile, mantenere una distanza di almeno 1 metro dalla persona malata e dormire in un letto
  4. Chi assiste il malato deve indossare una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si trova nella stessa stanza. Se la maschera è bagnata o sporca per secrezioni è necessario sostituirla immediatamente e lavarsi le mani dopo averla
  5. Le mani vanno accuratamente lavate con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica dopo ogni contatto con il malato o con il suo ambiente circostante, prima e dopo aver preparato il cibo, prima di mangiare, dopo aver usato il bagno e ogni volta che le mani appaiono
  6. Le mani vanno asciugate utilizzando asciugamani di carta usa e getta. Se ciò non è possibile, utilizzare asciugamani riservati e sostituirli quando sono bagnati.
  7. Chi assiste il malato deve coprire la bocca e il naso quando tossisce o starnutisce utilizzando fazzoletti possibilmente monouso o il gomito piegato, quindi deve lavarsi le mani. 
  8. Se non si utilizzano fazzoletti monouso, lavare i fazzoletti in tessuto utilizzando sapone o normale detergente con acqua.  
  9. Evitare il contatto diretto con i fluidi corporei, in particolare le secrezioni orali o respiratorie, feci e urine utilizzando guanti
  10. Utilizzare contenitori con apertura a pedale dotati di doppio sacchetto, posizionati all’interno della stanza del malato, per gettare guanti, fazzoletti, maschere e altri
  11. Nel caso di isolamento domiciliare va sospesa la raccolta differenziata per evitare l’accumulo di materiali potenzialmente pericolosi che vanno invece eliminati nel bidone dell’
  12. Mettere la biancheria contaminata in un sacchetto dedicato alla biancheria sporca indossando i guanti. Non agitare la biancheria sporca ed evitare il contatto diretto con pelle e
  13. Evitare di condividere con il malato spazzolini da denti, sigarette, utensili da cucina, asciugamani, biancheria da
  14. Pulire e disinfettare quotidianamente le superfici come comodini, reti e altri mobili della camera da letto del malato, servizi igienici e superfici dei bagni con un normale disinfettante domestico, o con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con alcol 70%, indossando i guanti e indumenti protettivi (es. un grembiule di
  15. Utilizzare la mascherina quando si cambiano le lenzuola del letto del
  16. Lavare vestiti, lenzuola, asciugamani del malato in lavatrice a 60-90°C usando un normale detersivo oppure a mano con un normale detersivo e acqua, e asciugarli accuratamente. 
  17. Se un membro della famiglia mostra i primi sintomi di un’infezione respiratoria acuta (febbre, tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie), contattare il medico curante, la guardia medica o i numeri
  18. Evitare il trasporto pubblico per raggiungere la struttura sanitaria designata; chiamare un’ambulanza o trasportare il malato in un’auto privata e, se possibile, aprire i finestrini del veicolo. 
  19. La persona malata dovrebbe indossare una mascherina chirurgica per recarsi nella struttura sanitaria e mantenere la distanza di almeno 1 metro dalle altre persone. 
  20. Qualsiasi superficie contaminata da secrezioni respiratorie o fluidi corporei durante il trasporto deve essere pulita e disinfettata usando un normale disinfettante domestico con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con alcol 70%.

COME LAVARSI LE MANI

Lavarsi le mani dovrebbe essere una delle cose più facili, semplici e immediate della nostra igiene personale e quotidiana. Così come lavarsi bene i denti, lavarsi le mani non è solo questione di igiene ma anche di amore verso una parte del nostro corpo così esposta e così delicata, della quale è importante prendersi cura. Le cose sporche e ricche di germi che tocchiamo tutti i giorni sono moltissime, basta guadare il video di seguito per capirlo, e le mani entrano in contatto con tutto, altre parti del copro incluse! Quindi come garantirsi una corretta igiene? Scopriamolo.

QUANDO LAVARSI

Quando è davvero necessario lavarsi le mani? Sicuramente è fondamentale ogni volta che ci tratteniamo fuori casa in luoghi affollati (ufficio, metro, palestra ecc.) in cui è naturale entrare in contatto con germi e batteri. Fondamentale lavarle prima di andare in bagno, maneggiare o consumare alimenti, medicare o toccare ferite proprie o di altri, toccarsi gli occhi o labocca, utilizzare le lenti a contatto, lavarsi. Altrettanto importante lavarle dopo essere andati in bagno, maneggiato cibi crudi, soprattutto carni, cambiato pannolini, aver accarezzato animali, maneggiato rifiuti, utilizzato prodotti per la pulizia domestica, aver starnutito o essersi soffiati il naso.

COME LAVARSI LE MANI CORRETTAMENTE

Per un corretto lavaggio delle mani non bastano un po' di acqua e sapone. Ecco come fare per lavarsi correttamente le mani:

COME LAVARSI LE MANI SENZA ACQUA

Nel caso in cui risulti impossibile lavarsi le mani con l'acqua corrente, soluzione che risulta essere la migliore, si può optare per una comoda soluzione alternativa e disinfettante. Infatti in commercio sono disponibili i gel disinfettanti, comodi anche in formato da viaggio, di fragranze diverse per ogni gusto. Questi gel contenendo almeno il 60% di alcol, sono disinfettanti e igienizzanti. L'importante, come tutte le cose, è non abusarne e ricorrere all'acqua corrente quando si può, del resto non c'è niente di meglio.

COME ASCIUGARE LE MANI

Per una corretta asciugatura delle mani è bene preferire sempre l'utilizzo di asciugamani ben asciutti e puliti. I panni umidi favoriscono la proliferazione dei batteri, come noto. Asciugare le mani all'aria aperta, o con carta usa e getta anche va bene. Altra alternativa sono gli asciugamani elettrici ad aria calda, recenti studi sosterrebbero però che questi favorirebbero la diffusione di batteri.

LE MISURE DA ADOTTARE

DECRETO DEL 10 MARZO

MISURE FINO AL 3 APRILE

MISURE PER LA ZONA ARANCIONE (Articolo 1 del dpcm 8 marzo 2020)

MISURE VALIDE NEL RESTO D'ITALIA (Articoli 2 e 3 del dpcm 8 marzo 2020)