DALLA LETTERA ALLA MOGLIE ADRIANA

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La morte resta pur sempre una contraddizione violenta per la quale i nostri progetti, le nostre ricerche, i nostri impegni sembrano oramai precipitati nel non senso. Non c'è parola che possa soccorrerci, se non quella che viene dalla fede che ci ha donato il Risorto. Mi aiuta a pensare che quella fede, la fede che a Gesù ha restituito la vita, nasceva dalla profonda certezza che Dio non dimentica, che Dio ricorda. Ora ci ricordiamo di quel che Luigi ha lasciato nel nostro vissuto: l'immagine di un politico per vocazione, di un credente sincero nei valori della persona, di un combattente e di un testimone appassionato nei sentieri oscuri della politica, una coscienza critica mai violenta ma neppure remissiva. E, ancora, penso all'immagine di un uomo sempre discreto, rispettoso e attento nell'ascolto, talora persino schivo nel far valere i propri pensieri che pur testimoniava, quand'era opportuno, con sincero coraggio. Ebbene, se tutto questo sta nel nostro ricordo con un valore di sicuro riferimento, non sta tantopiù nel ricordo che Dio ha dei suoi fedeli ? L'immagine vivente di quest'amico e di questo compagno di lotte non ci sarà allora restituita col suo senso più vero nel giorno della Resurrezione ?
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Virgilio Melchiorre