Martinazzoli ha spedito in città il vicepresidente del Senato, Luigi Granelli. Task force per contrastare l' avanzata leghista.
La giornata più lunga e caotica della Dc di Monza si e' conclusa poco prima delle 18, quando da Piazza del Gesu' un comunicato del partito ha dato la chiave di un rebus che si trascinava da due settimane: per mettere ordine fra i resti dello scudocrociato locale, Mino Martinazzoli ha spedito in città il vicepresidente del Senato Luigi Granelli.
Ma il nome del nuovo commissario della Dc monzese si accompagna a quelli dell' onorevole Daniela Mazzuconi, sottosegretario al ministero di Grazia e Giustizia, della senatrice monzese Maria Paola Svevo, delegata nazionale del movimento femminile dc, e del presidente della giunta regionale Giuseppe Giovenzana. Una task.force chiamata ad "affiancare il commissario" nella difficile campagna elettorale verso il 13 dicembre della Dc, decimata dallo scandalo tangenti che ha portato in galera i vecchi capicorrente locali. Per i "quadrumviri" si trattera' ora di arginare il declino del partito, che il 5 aprile aveva ottenuto un misero 22,9 per cento contro il 35,7 per cento delle comunali ' 88.
Non e' stata una scelta facile, quella di Martinazzoli. La nomina del commissario e dei tre coadiutori e' arrivata dopo due giorni di faticose trattative romane. Martinazzoli, che fin dalla settimana scorsa aveva deciso di intervenire in prima persona, si e' incontrato con i parlamentari della zona, il commissario del partito lombardo Guido Bodrato, il presidente della Regione e il segretario provinciale del partito Paolo Lazzati. Due riunioni.fiume non avevano risolto l' enigma: per tutta la giornata di ieri sono circolate le soluzioni piu' disparate. E il partito di Monza si e' nuovamente spaccato. Il gruppo di "dissidenti" del mondo cattolico che si e' opposto ai vecchi dirigenti aveva salutato con gioia, in mattinata, la nomina della senatrice Svevo come "commissario unico". E in serata ha criticato la scelta di Martinazzoli parlando di "una soluzione frutto di mediazioni politiche che indebolisce la possibilita' di rifondazione del partito". Soddisfatto, invece, l' ormai ex segretario cittadino Antonio Jannaccone, che peraltro si attendeva, come il segretario provinciale, un "triumvirato" Svevo. Mazzucconi, Giovenzana. Lo stesso Lazzati, il 15 ottobre aveva scritto a Martinazzoli chiedendo "un team di alto profilo" per il partito monzese. A dimostrazione del momento critico della Dc, Lazzati aveva offerto le proprie dimissioni: "Metto nelle tue mani il mio mandato . si legge .. Se non si interverra' nella bufera che si e' scatenata su Milano il rischio è di non trovar piu' nessuno che abbia voglia di rimboccarsi le maniche". Alla fine e' arrivata la decisione salomonica di Martinazzoli: non un commissario ne' un gruppo di lavoro, ma le due cose assieme.