APPELLO AD ANDREOTTI SUL GOLFO

Intervenendo ad una riunione della sinistra di Base, a Milano, il sen. Granelli, membro della Commissione esteri del Senato, ha detto che " non ci possono essere tentennamenti sul dovere di ripristinare, nel Kuwait e nell'area del Medio Oriente, il diritto internazionale violato, anche con un ricorso alla forza secondo i tempi, le modalità e i limiti fissati dall'ONU, ma ogni minuto va usato da qui al 15 gennaio per far prevalere la ragione sulla rassegnazione ad un catastrofico conflitto militare. Tutto si aggraverebbe con una guerra terribile e distruttiva di reali soluzioni anche dopo un disastro che nessuno può prevedere come e quando finirà".

"L'Italia, costantemente leale verso l'ONU ed i Paesi alleati e conosciuta per una mai dismessa volontà di pace, deve compiere in queste ore gesti anche straordinari per dimostrare, ad un Parlamento sia pure tardivamente convocato, che nulla é stato intentato. Al di là di un attivismo in troppe direzioni della nostra diplomazia, non sempre produttivo, é da augurarsi - ha aggiunto il sen. Granelli - che il Presidente Andreotti, che gode di una meritata credibilità internazionale, prenda iniziativa dirette a sostegno delle proposte di Perez De Cuéllar, in sintonia con gli sforzi di Mitterand e di Gorbaciov, per preparare adeguate decisioni della CEE ed un solidale, ravvicinato e costruttivo dialogo con il Presidente Bush."

"Il ritiro dell'Iraq non può essere parziale, ma il suo avvio entro i termini stabiliti dalle Nazioni Unite - ha osservato il leader della sinistra DC milanese - e il parallelo avvio di sforzi concreti per la convocazione a data precisa di una Conferenza Internazionale per la graduale applicazione, cominciando dal Kuwait ma non fermandosi a quelle, di tutte le risoluzioni dell'ONU sull'insieme dei problemi del Medio Oriente, potrebbero riaprirsi spiragli e prospettive di pace nel rispetto del diritto internazionale. La riaffermata disponibilità a impegnarsi, come braccio operativo dell'ONU, anche nel ricorso ad un uso limitato di forza - ha concluso il sen. Granelli - giustifica ogni leale tentativo di mediazione e può dare utili chances alla ricerca di impegni solidali, anche se più flessibili, con gli USA e con lo stesso Stato di Israele in vista di un regime di sicurezza, di disarmo, di cooperazione da realizzare nel Medio Oriente".

Luigi Granelli
Milano 12 gennaio 1991