Monza, al congresso straordinario cambiano le regole
Una quaresima durata più di sette mesi, e tanta voglia di uscirne con un partito rinnovato e con "la disponibilità ad assumere anche responsabilità di governo". Il 5 e 6 giugno la Dc di Monza riunirà il congresso straordinario per eleggere un nuovo gruppo dirigente e chiudere la fase di commissariamento iniziata il 22 ottobre. Per lo Scudocrociato monzese si prepara così la terza fase della "rifondazione" annunciata dal vicepresidente del Senato Luigi Granelli.
L’operazione non e’stata indolore: prima la batosta elettorale che il 13 dicembre ha portato la Dc dal 36,7 al 16,8 per cento; poi il nuovo tesseramento, che ha ridotto ad un decimo le adesioni (da 3.186 a 366 iscritti), divenute personali, in modo da eliminare i "pacchetti di tessere" dei vecchi capi corrente. Il congresso straordinario, cui parteciperà lo stesso Martinazzoli, arriva due anni dopo quello "unitario" del 2 giugno ‘91, spartito a tavolino fra le correnti. E così la Dc si affida ora alla "democrazia diretta": "Al congresso parteciperanno gli iscritti, che eleggeranno il 70 per cento dei nuovi dirigenti . spiega Granelli .. Il resto dei voti arriverà dai 29 consiglieri regionali, provinciali e comunali che fanno capo a Monza, esclusi gli indagati".
Sarà un congresso "a tesi", dove le liste faranno riferimento ad un programma e non alle singole candidature, per evitare accordi a tavolino. E previsto anche un premio di maggioranza del 10 per cento per la lista vincitrice, a meno che non abbia già superato il 60 per cento dei voti.
Corriere della Sera, 11 maggio 1993