Giovanni Scipioni, La Repubblica, 10 gennaio 1988
LA RELAZIONE di Granelli entra nei particolari. I 3.143 miliardi sono stati suddivisi in questo modo. All' Iri servono, secondo il ministro, 1.100 miliardi, all' Eni 1.700, all' Efim 300, all' Ente Cinema 36, all' Ente mostre di Napoli 7 miliardi. Cifre ed indicazioni di massima si equivalgono nella relazione di Granelli. L' Iri infatti deve tener conto del proseguimento di una oculata azione di smobilizzo. Granelli comunque ha escluso dal finanziamento la Finsider. La finanziaria siderurgica dell' Iri attraversa da tempo una difficile crisi economica e finanziaria. Ed ha bisogno di cure particolari. Alle occorrenze connesse con le ristrutturazioni previste dal programma in corso di predisposizione scrive il ministro nella sua relazione si dovranno aggiungere i fabbisogni derivanti dal rimborso dei mutui in scadenza, dall' esecuzione dei lavori (come il rifacimento degli altiforni) necessari a mantenere efficienti e competitivi gli impianti e, soprattutto, dall' indilazionabile adeguamento del rapporto tra mezzi propri e capitale investito netto ai valori della concorrenza. La crisi Finsider dovrebbe trovare un soluzione alla fine di gennaio. Dopo il rinvio di sei mesi per le quote di produzione da parte della Comunità europea la finanziaria dell' Iri dovrà affrontare a metà mese i sindacati per poi arrivare all' assemblea degli azionisti prevista per il 29 prossimo. Il capitolo dell' Eni, l' ente petrolifero di Stato, ricorda che la mutata situazione del mercato internazionale di greggio comporterà una riduzione del cash flow dell' ente valutabile in 6 mila miliardi di lire nel triennio. Un taglio non marginale degli investimenti anticipato una settimana fa dallo stesso presidente dell' Eni Franco Reviglio. Il fondo di dotazione per l' ente di Stato deve essere, secondo Granelli, di 1700 miliardi dei quali 700 quest' anno, 500 il prossimo anno e altri 500 nel 1989. Per far fronte ai suoi investimenti, scrive il ministro delle Partecipazioni statali, l' Eni farà comunque anche un maggior ricorso al mercato dei capitali attraverso l' emissione di prestiti obbligazionari e la quotazione in Borsa di nuove società del gruppo. Altro capitolo spinoso è quello dell' Efim. L' ente presieduto da Rolando Valiani ha ottenuto nel 1987, secondo la relazione del ministro, un miglioramento del margine operativo lordo del 30 per cento rispetto all' anno precedente raggiungendo gli 800 miliardi di lire. Ma non mancano le annotazioni amare. Tra il 1981 e il 1985 l' Efim ha subito perdite di gestione per oltre 2.500 miliardi con fondi di dotazione per 1.842 miliardi. Nello stesso periodo sono stati effettuati investimenti per 1.100 miliardi registrando un cash flow negativo pari a 1.470 miliardi. Passando, infine, ad esaminare il fabbisogno finanziario dei due enti di gestione minori, Granelli indica in 36 miliardi di lire l' apporto al fondo di dotazione richiesto per l' Ente Cinema (9 miliardi nel 1988, sei miliardi nel 1989 e 21 miliardi nel 1990), in aggiunta ai 36 miliardi per il biennio 1988-89 che saranno erogati con il disegno di legge di attuazione degli stanziamenti già previsti dalla finanziaria 1987. Per l' Ente autonomo mostre d' oltremare di Napoli Granelli chiede invece un finanziamento di sette miliardi per il solo 1990 in aggiunta 27 miliardi che saranno erogati con il disegno di legge.