SI VA VERSO UN NUCLEARE SICURO
Ampio dibattito su sanità e ambiente alla Conferenza di Roma

Per Granelli, Zanone e Zamberletti sta emergendo un quadro informativo completo per le decisioni politiche che dovranno prendere governo e parlamento. Le relazioni tecniche sull'affidabilità dei reattori e sulle garanzie ecologiche.

ROMA. Tutti i possibili problemi di carattere sanitario e d'impatto ambientale delle diverse fonti energetiche sono state affrontate ieri, alla terza giornata dei lavori della Conferenza nazionale sull'energia, al Palazzo dei congressi all'Eur.

Sul piano tecnico, in primo piano c'è stato soprattutto il nucleare e i rischi per la salute dell'uomo e per la preservazione dell'ambiente connessi con l'uso di questa risorsa, mentre sul fronte politico ci sono state le puntualizzazioni del ministro Zanone, Granelli e Zamberletti nel quadro delle polemiche e delle iniziative degli ambientalisti e di altri componenti della galassia verde e affini.

"Non comprendo le polemiche infastidite o le esaltazioni sproporzionate. Assistiamo a una seria e competente esposizione di analisi, opinioni e proposte che saranno di grande utilità per le decisioni che il Governo e il Parlamento prenderanno al più presto in tema di energia, ha detto il ministro per la ricerca Granelli. A sua volta, il responsabile politico della protezione civile ha affermato: "La Conferenza sta raggiungendo gli obiettivi fissati". Per il ministro dell'industria Zanone, dal dibattito stanno emergendo elementi inediti di grande interesse, che possono certo dare luogo a ulteriori approfondimenti, ma non giustificano altre indagini a livello parlamentare.

Per quanto riguarda l'impatto ambientale delle centrali nucleari in condizioni di normale esercizio la conferenza ha avuto il merito di chiarire che la tecnologia nucleare offre le massime garanzie di protezioni ambientale. sia in assoluto sia in relazione agli altri sistemi di produzione dell'energia attualmente disponibili.

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PER UN NUCLEARE PULITO
C'è il quadro per una decisione seria dicono Granelli, Zanone e Zamberletti

ROMA. Riflettori puntati sui problemi di carattere sanitario e d'impatto ambientale delle diverse fonti, ieri, alla terza giornata dei lavori della Conferenza nazionale sull'energia al Palazzo dei congressi all'Eur. Sul piano tecnico, in primo piano c'è soprattutto il nucleare e i rischi per la salute dell'uomo e per la preservazione dell'ambiente connessi con l'uso di questa risorsa, mentre sul fronte politico ci sono state le puntualizzazioni del ministro Zanone, Granelli e Zamberletti nel quadro delle polemiche e delle iniziative degli ambientalisti e di altri componenti della galassia verde e affini. "Non comprendo le polemiche infastidite o le esaltazioni sproporzionate. Assistiamo a una seria e competente esposizione di analisi, opinioni e proposte che saranno di grande utilità per le decisioni che il Governo e il Parlamento prenderanno al più presto in tema di energia, ha dichiarato il ministro per la ricerca Granelli, presenta ai lavori dell'atteso confronto. "E' grave - ha aggiunto - che alcune voci siano volontariamente mancate all'appuntamento, ma non è ammissibile che tale assenza venga utilizzata per denigrare un avvenimento di alto livello cui partecipano figure internazionali di grande autorità e prestigio. In ogni caso - ha detto ancora Granelli - Governo e Parlamento, al di là delle polemiche, dovranno tener conto anche delle opinioni critiche degli ambientalisti espresse al di fuori della Conferenza".

Quanto allo stato della ricerca italiana nel settore energetico e in particolare nel comparto nucleare, il ministro Granelli ha sostenuto che l'Italia "non è a livello zero ma, al contrario, è tra i Paesi che si trovano in prima fila sulla strada per la fusione e tra quelli che hanno dato pieno sostegno ad una più ampia collaborazione internazionale in questo campo. Possiamo, comunque, fare di più e la spinta proveniente da questa Conferenza consiglia una più cospicua destinazione di risorse verso la ricerca".

Per quanto riguarda la polemica "a distanza", innescatasi mercoledì tra il presidente dell'Iri Romano Prodi e il Noble Carlo Rubbia, Granelli ha giudicato esagerata l'amplificazione data all'episodio.

il ministro Granelli con il prof. Amaldi

"Ritengo - ha aggiunto - che l'invito di Rubbia a fare di più per la fusione, per rendere più articolato il ricorso alle diverse fonti di energia, sia condivisibile e non in contrasto con la linea di fondo sostenuta da Prodi".
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di Angelo Padovan

Il Popolo
27 febbraio 1987