Granelli si dimette , Area Zac in fermento
Roma – C’è tensione nella sinistra DC. Alcuni esponenti dell’area Zaccagnini contestano l’appiattimento della loro corrente sulle posizioni della segreteria. È il caso di Granelli, che si è dimesso da direttore del periodico dell’area “Il Confronto” con una lettera a Zaccagnini. Egli protesta per la “mancanza di coerenti comportamenti politici” da parte degli amici della corrente (il riferimento sembra soprattutto al vicesegretario De Mita): “Il rischio è quello di ridursi a copertura di una gestione del partito che, nella moralizzazione e nel rilancio di una propria identità idealee programmatica, non ha registrato alcun mutamento e non riesce a influire in modo determinante sull’azione di governo”.
Il disagio
degli zaccagniniani è confermato da Cabras, il quale sollecita “un
chiarimento fra i gruppi che si richiamano alla sinistra”. Apprezzamenti a
Granelli (le cui tesi sarebbero condivise anche da Martinazzoi e da altri
esponenti di primo piano dell’area Zaccagnini) sono venuti anche da Viscardi,
Silvestri e dal forzanovista Faraguti. Entro la prossima settimana ci sarà
una riunione di corrente per discutere queste critiche e cercare di ridefinire
il profilo della sinistra DC.
In vista dell’assemblea nazionale di novembre, Galloni lancia sulla “Discussione” alcune proposte di riforma della Democrazia cristiana. Esse sono: 1) elezione diretta dei segretari, ad ogni livello, da parte delle assemblee e dei congressi; 2) fissazione di regole per un corretto rapporto tra partiti e istituzioni, tra rappresentanti del partito ed eletti; 3) regionalizzazione del partito; 4) partecipazione di “esterni” al partito che dichiarino il loro interesse a titolo personale a prendere parte alle assemblee di base; 5) nuove forme di tesseramento; 6) assegnazione alla periferia del 50 per cento delle entrate; 7) formazione di “sezioni libere” costituire per iniziativa spontanea anche di pochi soci o aspiranti soci.
la
Repubblica
23 ottobre 1981