ESTRATTI DAL TERZO ANNIVERSARIO DELLA MORTE
- Ci ' stato vicino con l'esemplarità della sua vita.
La morte favorisce il distanziamento e quindi una comprensione più piena
della persona.
Dal tempo della commozione bisogna passare al tempo della riflessione:
bisogna iniziare a studiare Granelli.
Granelli vedeva la politica come servizio.
Egli coltivava la passione di trasmettere il senso della giustizia.
In questi tempi tristi e mediocri, dove perfino la religione cerca
spettacolarizzazione, è importante fare memoria. Anche di questi tempi vi
è comunque un sommerso che si manifesta con segni tangibili, come
partecipare alla messa di oggi.
Bisogna contare sulla comunità dei Santi, sulla solidarietà di chi è
morto per un ideale.
Bisogna ritornare a co-spirare, nel senso di respirare insieme uno stesso
ideale. (Don Luigi)
- I suoi appunti apparentemente illeggibili hanno dentro tutta la sua
passione civile.
Il suo pudore nel far valere i suoi pensieri, senza però sacrificare il
coraggio e la tenacia.
C'era in Luigi una curiosità inesausta di cultura (Virginio Rognoni)
- Per Granelli il dogma della Chiesa non si applicava alla realtà terrena;
la scelta politica doveva essere indipendente dalla gerarchia ecclesiastica.
"L'alleanza con i socialisti comprometterebbe l'integrità dottrinale
cristiana ... Noi abbiamo la verità, non per vincere, ma per
convincere" (Montini).
(Versace).
- Granelli era la coscienza critica (Garzonio)
- L'aspetto distintivo e continuativo dell'esperienza politica (e civile) di
Granelli è stato la coerenza (G.Galloni).