COMMEMORAZIONE IN OCCASIONE DEL SECONDO ANNIVERSARIO DELLA MORTE - PREGHIERA

Signore, nel suo ultimo discorso a Rimini, Luigi denunciò con forza disperata la perdita di passione, di idealità, di gratuità, di verità, di eticità della politica e indicò anche la strada per ritrovare ciò che si era smarrito, quella che per i Cristiani ha un nome preciso: conversione. Cambiarsi come uomini per ritrovarsi cambiati e rinnovati come uomini politici.
Signore, dacci la forza di cambiarci per poterci ritrovare, per questo noi Ti preghiamo.

Signore, Luigi amava definirsi e in effetti era "intransigente", un uomo coerente e intransigente, popolare vero e intransigente, un uomo di Stato e delle istituzioni fedele e intransigente. Laico cristiano riservato e intransigente. Si considerava "operaio" dello Stato sempre, così come era stato accanto a un tornio in fabbrico, era stato alla Conferenza dei Rettori come ministro. Si considerava "partigiano" della patria. Così come era stato nella lotta di liberazione, era nella difesa quotidiana della Carta Costituzionale. Signore in questo tempo di relativismo e di eccessiva transigenza aiutaci a ritrovare l'ancoraggio ai principi solidi delle ragioni che ci mossero al lavoro nella politica. Per questo noi ti preghiamo.

Signore, Luigi leggeva molto, studiava, amava scoprire, discutere, confrontarsi, ma soprattutto studiava.
Si può dire che nella Resistenza prima e nella politica poi si era lanciato facendosi guidare dall'istinto e dal senso del tempo e della storia, poi ha avuto la possibilità di scoprire le ragioni profonde di quel suo slancio, di scoprire le radici storiche di un movimento di uomini e donne come lui formati ai valori della generosità e della dedizione alla causa dell'altro, le radici storiche originalissime dell'impegno politico dei cristiani, era diventato un cultore rigoroso della storia del popolarismo e del "cattolicesimo democratico", connotazione che lui amava per distinguerlo da altre forme che aveva personalmente conosciuto come il clericalismo. Signore, aiutaci a restare fedeli a questa storia anche nei passaggi faticosi e ineludibili di forme nuove, imposte dai cambiamenti profondi che sono stati riservati a questo nostro tempo. Per questo noi Ti preghiamo.

Signore, cosa sta capitando in questi giorni al mondo, all'umanità intera ? a New York, a Kabul, a Gerusalemme, A Gaza, il terrore, la guerra. Non riusciamo a spegnere il fuoco. Temiamo anzi che possa allargarsi. Luigi seguiva con intelligenza larga le vicende internazionali. Lassù ne starà parlando con altri dei nostri e dei suo amici: Moro, Fanfani, La Pira, Dossetti. Rompete, per favore, il vostro silenzio. Aiutateci. Per questo noi ti preghiamo.

Pierluigi Castagnetti
Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza
Martedì 4 dicembre 2001