Giuseppe Chiarante: TRA DE GASPERI E TOGLIATTI. Memorie degli anni Cinquanta (Carocci editore, 2006)
Avevo conosciuto Granelli nella sua cittadina d'origine, a Lovere. Proveniva da un ambiente operaio, quello dell'Ilva, che aveva un grosso stabilimento fra Lovere e Castro. Presto, però, si trasferì a Bergamo come funzionario del comitato provinciale della DC e grazie all'intelligenza e all'impegno, colmò rapidamente le lacune iniziali della sua formazione culturale. In seguito, come è noto, avrebbe fatto una brillante carriera politica, fino a ricoprire in più di un'occasione l'incarico di sottosegretario e di ministro.
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Luigi Granelli fu eletto deputato nel 1968 e fu membro della Camera fino al 1979 e successivamente del Senato dal 1979 al 1994. Fu sottosegretario agli Esteri, ministro per la Ricerca scientifica e tecnologica e poi delle Partecipazioni statali. Fu anche vicepresidente del Senato. Per tutta la sua vita, e anche dopo il dissolvimento della Democrazia cristiana nel 1993-1194, è rimasto, coerentemente, sulle posizioni più avanzate del cattolicesimo democratico orientato a sinistra.
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E' bene precisare che, nonostante il carattere traumatico del nostro distacco, non ci fu alcuna rottura con gli amici della Sinistra di base orientati a proseguire la loro battaglia all'interno del partito. Al contrario, ci fu reciproco rispetto delle diverse decisioni prese. Non c'è bisogno di aggiungere, del resto, che anche nei decenni successivi proprio alcuni degli uomini più rappresentativi della Sinistra di base con i quali avevamo in quegli anni strettamente collaborato (penso a Galloni, a Granelli, a Elia) furono tra gli esponenti più coerenti e coraggiosi del cattolicesimo democratico italiano.