Rivista di dibattito politico e culturale fondata da Piero Calamandrei
La rivista "Il Ponte" nacque nel 1945 e fu voluta da Piero Calamandrei e dal suo cenacolo fiorentino (e stampata a Firenze da Nuova Italia di Codignola), per sostenere le ragioni di quello che Croce chiamava sprezzantemente "l'ircocervo": l'ideale della libertà non disgiunto da quello della giustizia. |
Erano queste le ragioni portanti su cui era nato il partito d'azione, erede diretto del movimento di Giustizia e Libertà e del programma di Carlo Rosselli espresso nel suo "Socialismo Liberale.
Calamandrei - il primo direttore della rivista - nel 1941 aderí al movimento Giustizia e Libertà ed un anno dopo fu tra i fondatori del Partito d'Azione insieme a Ferruccio Parri, Ugo La Malfa ed altri. In questo periodo (1939-1945) tenne un diario, pubblicato nel 1982.
C'erano tante passioni ed energie impegnate a far passare su quel "ponticello", come ha ricordato Norberto Bobbio in occasione del cinquantenario della rivista, tante buone ragioni che avrebbero dovuto trasformare l'Italia, allora semplicemente postfascista, in Italia democratica.
Alla rivista fece riferimento anche il piccolo mondo della sinistra
democratica trentina. Fin dall'esordio sulle sue pagine apparvero le
testimonianze di Ernesta Battisti, i ricordi di Bice Rizzi, la messa sul
circuito nazionale dei problemi delicati della nostra regione di frontiera.
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