Andrea Granelli
I grandi meriti
che ha avuto la TV - soprattutto nel nostro paese - nel processo di integrazione
culturale e protoalfabetizzazione sono noti ai più. Il punto è che, come nel
caso dell'apprendista stregone del capolavoro disneyano Fantasia, una grande
opportunità si è trasformata in minaccioso problema, e ogni tentativo, anche
energico, di contenerne la perniciosità ha l'efficacia delle azioni di Topolino.
Fra le tante problematiche che la TV oggi genera, due mi sembrano
particolarmente inquietanti. La prima è la sua ingerenza nel processo di governo
democratico – tema sui cui si è scritto moltissimo ma fatto pochissimo. La
seconda è lo stato di ipnosi che questo medium genera nei suoi spettatori –
molto più che semplice passività. Non c’è nulla di più inquietante che mettersi
dietro la TV e osservare i propri cari mente la guardano. Quella visione spiega
meglio di ogni altra parola il concetto di dipendenza.
Questi aspetti generano timori, soprattutto se pensiamo ai nostri figli. Vanno
quindi trovati degli antidoti, che non facciano peggio rispetto a quello che
vogliono curare e che siano nel contempo fattibili e attuali. Io ne ho trovato
uno: l’uso intensivo dei DVD. Questa tecnologia permette un’immersione
controllata e consapevole – spesso “aumentata” come dicono gli esperti di
tecnologie digitali – nel mondo degli audiovisivi. Non nega la TV come prodotto
ma come meccanismo distributivo. Io vedo in questo affermarsi del DVD tre
fattori positivi:
1. si vede il programma desiderato, nel momento in cui lo si desidera; è il
trionfo del tempo cairologico (quello delle nostre esigenze individuali) su
Cronos (il tempo pubblico, sancito dagli orari d’ufficio, delle scuole, dei
negozi e delle banche e soprattutto dei palinsesti televisivi). Oltretutto il
DVD viene comprato prima e si sviluppa quindi una sorta di preparazione
emozionale, un pregustarsi il filmato.
2. Il filmato può essere interrotto ma soprattutto rivisto nelle sue parti. E’
il piacere della ripetizione – fondamentale meccanismo psicologico – già
ampiamente sperimentato nella musica ma assai raramente al cinema (non si
ritorna per vedere solo una scena). Le videocassette, con il loro metodo
sequenziale, mal si adattavano a questa necessità.
3. I DVD sono infine sempre più ricchi di extra, che dilatano la conoscenza del
film, della sua preparazione, dei refusi,aumentandone la conoscenza e
consapevolezza.
Giulio Giorello | Christopher Emsden | Giancarlo Majorino | Sandrone Dazieri | Derrick de Kerckhove | Lucio Dalla | Giacomo Verde | Alessandro Verna | Molly bezz | Michele Cavaliere | Ottavia Piccolo | Antonio Scarponi | Oliviero Toscani | Toni Thorimbert | Andrea Locomia | Francesco Monico | Mario Canali | Piero Chiambretti | Antonio Somaini | Guido Scarabottolo | Massimo Giacon