20 storie per raccontare 50 anni di innovazione in Italia con una mostra.
Ci aiutate a completare la lista?

 

29 luglio 2014

 

 

Il paese del digital divide, il paese che non fa e-commerce, il paese della televisione, il paese che non innova, il paese arretrato. Ma non e' sempre stato cosi'.
Dal telefono di Meucci al Kinetografo (antenato del cinema), dal telegrafo senza fili di Marconi alla prima modellizzazione delle reti neurali, dalla Programma 101 di Olivetti (primo personal computer della storia, raffigurato nella foto) ad Arduino di Massimo Banzi, il contributo dell'Italia al mondo della meccanica, dell'elettronica, delle trasmissioni e del "digitale" e' stato fondamentale. E siamo sicuri che ancora lo sara'.

 

Stiamo organizzando, per questo, una mostra, chiamata "The Exhibition, 50 years of italian breakthroughs". Un racconto di cinque decadi e piu' di innovazioni italiane nel campo delle tecnologie digitali (e non solo), attraverso gli oggetti e gli eventi piu' significativi che ne hanno caratterizzati la storia. E vorremmo il vostro aiuto.

 

Abbiamo costruito una lista di innovazioni significative nate in Italia (o grazie al contributo di italiani) negli ultimi 50anni e oltre, e siamo certi che, con il vostro aiuto, saremo in grado di cogliere tutti i breakthrough tecnologici made in Italy, di completarla con i prodotti del genio nel campo del digitale - soprattutto recente - che possano esserci sfuggiti.

Ecco la lista. Commentate liberamente, sapendo che sara' preso in considerazione ogni suggerimento che possa arricchire questo racconto attraverso le pietre miliari del contributo italiano all'innovazione nel "digitale". La mostra sara' itinerante (segnalateci luoghi dove vi sono interessi e condizioni per portarla). Vi sara' poi un sito e un catalogo, adatti - rispetto alla mostra - a ospitare piu' materiale, piu' innovazioni, piu' curiosita'.

 

Gli oggetti storici:

I "concetti" importanti:

Roma, 29 luglio 2014

 

Andrea Granelli e Riccardo Luna

 

Contiamo su di voi: per suggerimenti e commenti: daniele.dalsasso@kanso.it